La memoria corta della politica, ovvero la realtà è un’altra cosa

Dunque ancora una volta abbiamo letto sulla stampa locale, che chiaramente è “super partes”, o forse “sotto partes”, la narrazione del nostro caro sindaco su una vicenda che riguarda la nostra città.

Il nostro sindaco è seduto sui banchi del Consiglio Comunale da oltre 20 anni e prima era seduto sugli scranni della Comunità montana, come molti “attuali politici” ha pensato bene di cavalcare l’onda del malcontento per crearsi un proprio spazio, al di fuori del partito di provenienza, e in una logica di accaparramento voti continua, ancora oggi, a professarsi di sinistra nonostante le sue politiche destrorse e il suo apparentamento con i partiti che oggi governano la Regione e l’Italia. Tutto questo lo “costringe” a ri-narrare la storia sotto un altro profilo per far apparire la sua persona come un politico retto sotto attacco dei biechi nemici bolscevichi, proprio come chi attualmente governa che puntualmente accusa “chi c’era prima”, anche se erano sempre loro…

Prendiamo ad esempio la strada Pesaro – Urbino è stata sino a qualche anno fa sotto l’egida della Provincia, di cui lui è Vice Presidente, che non aveva i fondi necessari per il suo ampliamento sulla base di un progetto ormai ventennale.

Negli ultimi anni, su scelta della precedente giunta regionale, la strada Pesaro-Urbino, così come molte altre, è passata alla gestione diretta dell’ANAS, cosa questa che permetterebbe di muoversi nella direzione di confrontarsi con la stessa ANAS per far stanziare i fondi e rendere esecutivo un progetto di ampliamento della stessa.

L’inadempienza, di chi governa questa città da 10 anni, è stata soprattutto quella di non aver fatto nulla per coinvolgere Pesaro, Vallefoglia, e Petriano ne tantomeno la Regione, governata dagli stessi partiti della sua coalizione, per far si che si presentasse una “reale e comune” richiesta di finanziamento per l’opera, così come fatto da Vallefoglia e dalla Regione Marche per il collegamento veloce Pesaro-Vallefoglia.

Del resto cosa possiamo aspettarci da un sindaco che:

per dar retta al suo sodale Sgarbi, ha rinunciato a concorrere con Pesaro quale Capitale della Cultura e, sembra, ad oggi non voglia collaborare neanche alla candidatura Capitale Europea della Cultura 2033 …,

ha rinunciato ai dividendi derivanti dagli utili di Marche Multiservizi, cedendo alla stessa parte del proprio pacchetto azionario, per acquisire in contropartita un rudere che dopo 8 anni è ancora là fermo ed inutilizzato e che ha visto oggi nascere solo un rendering dello stesso …,

che, del resto siamo in campagna elettorale, ha fatto finalmente asfaltare pezzi di strade intoccate negli ultimi 10 anni, vedi Piansevero, la Piantata e Rancitella. Certo se ci fossero elezioni tutti gli anni Urbino sarebbe perfetta, anche se solamente dal punto d9i vista degli asfalti e del taglio dell’erba …,

che nonostante la votazione unanime del Consiglio Comunale di Urbino ha continuato a dichiararsi favorevole alla discarica di Riceci, cambiando solo oggi idea e accusando la sinistra di essere lei la portatrice della stessa idea di discarica, nonostante quanto sta emergendo in sede di Commissione Nazionale…,

che quattro anni fa si è incatenato davanti all’ospedale di Sassocorvaro per la campagna elettorale delle regionali e che poi nulla ha fatto per difendere l’ospedale della sua città…,

che ha chiuso tutti i centri di aggregazione della città, salvo poi aprire oggi una pseudo ludoteca …,

che ha inserito tra i beni alienabili del Comune parte dell’ex Monastero di Santa Chiara e acquisito la ex OSCA e la ex sede Megas, rifacendosi in piccolissima parte acquisendo la ex fornace Volponi (ma con quali progetti “reali” di utilizzo?) …

ed una giunta che nel 2019 proclamavano, per bocca di un suo Assessore, l’ormai prossimo rifacimento di piazza Mercatale, progetto definitivo entro il 2020, per renderla centro di attività ludiche e culturali, infatti la realizzazione è sotto gli occhi di tutti…,

che si è trovato nella possibilità di poter “investire” a differenza delle precedenti amministrazioni legate dal patto di stabilità italiano, decine di milioni di euro che prima non c’erano e con amministrazioni precedenti che comunque hanno aperto la RSA per anziani ed i Centri direzionali Consorzio e Santa Lucia …,

che si vanta di aver fatto “diventare” Urbino Capoluogo di Provincia dimenticando o meglio mistificando la storia e le attività di molti altri, Londei in testa.

L’unica cosa certa è che queste elezioni stanno diventando “l’incensamento della politica degli asfalti e dei marciapiedi”, la “vetrina delle promesse” attraverso video e dichiarazioni, di meloniana e salviniana memoria (toglieremo le accise sulla benzina, daremo a tutti 1.000€ con un click, solo per citarne un paio), funzionali a prendere ancora una volta in giro la città, i suoi abitanti e, soprattutto, continuando a mortificarla rendendola sempre più piccola, inospitale e provinciale.

Svegliamoci, riprendiamoci il futuro, ridiamo voce a chi in questi 10 anni non l’ha avuta (giovani, anziani, famiglie, associazioni) rimettendo al centro i cittadini, politiche agevolative sulle abitazioni, politiche turistiche e, soprattutto, riprendendo il ruolo che un Capoluogo di Provincia dovrebbe avere non già per una mera etichetta ma perché si fa portavoce, capofila di una collaborazione capace di ridare “vera” voce all’intero entroterra e quindi con la forza e la capacità di sedersi ai tavoli che contano per ridare dignità e futuro non solo ad Urbino ma all’intero entroterra pesarese.

L’8 e il 9 giugno facciamo il bene di tutti noi e diamo inizio al cambiamento e non dimentichiamoci che anche le europee sono importantissime per fermare la deriva nazionalistica, qualunquista e xenofoba che stiamo attraversando.

StefanoTesta

FARE POLITICA, ESPERIENZA E CAPACITA’

Lunedì prossimo ad Urbino alle ore 18, presso il Collegio Raffaello, Matteo Ricci sindaco di Pesaro, città Capitale Italiana della Cultura 2024, presenterà il suo libro che ci racconta il suo modo di far politica e la sua visione di quanto ci circonda.

Parteciperanno il candidato sindaco di Urbino Federico Scaramucci, il Capogruppo del PD al Comune di Urbino Lorenzo Santi, coordinerà l’incontro Giorgio Ubaldi segretario PD Urbino.

UN NUOVO VOLTO, UNA NUOVA COALIZIONE, UN NUOVO PROGRAMMA PER URBINO E I SUOI ABITANTI

Si avvicinano le elezioni comunali ad Urbino, così come in tanti altri comuni della Provincia e non.

Come Partito Democratico siamo riusciti a creare una coalizione che vede al suo interno 10 gruppi tra partiti e movienti.

Il collante è stato, oltre alla voglia di cambiare radicalmente il futuro di Urbino, il programma che si specifica nel nome stesso della coalizione “LA CITTA’ CHE VERRA‘”.

LA CITTA’ CHE VERRA’

“La città che verrà”, questo il nome della coalizione che si presenterà alle elezioni dell’8 e 9 giugno prossimi.

Grazie all’opera incessante di Giorgio Ubaldi,

segretario del PD urbinate, si è creata una colazione che comprende tutto il Centro Sinistra ad esclusione di Azione, infatti sono presenti: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Ex Articolo Uno, Sinistra Italiana, Europa Verde, Italia Viva (almeno con i suoi rappresentanti urbinati), +Europa, Partito Socialista Italiano, Sinistra per Urbino e la lista civica Urbino bene comune.

Il mettere insieme tutte le sensibilità e le differenze esistenti tra le 10 componenti non è stato facile, il collante reale è stata l’esigenza di rimettere la città di Urbino ed il suo territorio nelle mani dei cittadini e sconfiggere la destra che ci “governa” da 10 anni.https://www.facebook.com/partitodemocraticourbino/videos/1328442117845671/

L’idea di ridare smalto, credibilità, vivibilità, prospettive e soprattutto di rimettere al centro i cittadini ad Urbino sono allabase del programma elettorale della coalizione.

L’uscire dalla logica della “gestione ordinaria” della città, che ha caratterizzato la giunta Gambini, e che ha portato:

 ad un calo demografico almeno doppio rispetto a tutte le altre realtà provinciali,

alla perdita di oltre 200 partite IVA nel territorio comunale,

 al blocco di fatto di ogni idea di sviluppo anche grazie al blocco di fatto del PRG urbinate, vi si lavora solo per stralci,

all’acquisto di immobili la cui destinazione d’uso è tutta da verificare,

alla delibera di vendita del Monastero di Santa Chiara.

L’ atteggiamento del Sindaco che lo ha portato ad esempio a dichiararsi favorevole alla DISCARICA DI RICECI, nonostante l’Ordine del giorno voluto dall’opposizione e votato dagli stessi membri dell’attuale maggioranza, anche se ora, visto l’inizio della campagna elettorale, cerca di rimangiarsi quanto dichiarato nei mesi scorsi.

I comportamenti reali tenuti sulla sanità urbinate e sul suo ospedale, punto di riferimento per tutto l’entroterra, sono lì a testimoniare l’inadeguatezza politica di chi ci ha governato in questi anni.

Tutto questo e molto altro, come ad esempio l volontà di federare i comuni dell’entroterra per dare numeri adeguati alle necessità comuni, fanno parte dell’humus che ha permesso alla coalizione di attecchire e di crescere dando una reale prospettiva di cambiamento alla città di Urbino.

Per costruire “LA CITTÁ CHE VERRÁ” il tavolo ha deciso di candidare a Sindaco FEDERICO SCARAMUCCI che dovrà costruire una squadra di persone competenti e capaci di lavorare insieme, proprio come una squadra, con l’intento di mettere a terra il Programma Elettorale che nel prossimo periodo prenderà forma definitiva e che verrà portato a conoscenza di tutti per poter iniziare a discuterne con i singoli cittadini, le associazioni, i gruppi e chiunque vorrà partecipare alla costruzione della nuova https://www.facebook.com/partitodemocraticourbino/videos/1582832575861289

NOI CI SIAMO E LAVOREREMO PER RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO che ci si è prefissi,  tu ci sarai?

Ti aspettiamo agli incontri che si terranno sul territorio.

Stefano Testa