QUALE URBINO VOGLIAMO?

Dialoghiamo su quale futuro dare ad Urbino partendo dai problemi quotidiani

Inquinamento elettromagnetico, salute e vivibilità: è notizia di stampa in questi giorni di ulteriori installazioni di antenne telefoniche sul territorio comunale e precisamente a Piansevero.

Già nel 2015 si vociferò di questa possibilità e il circolo del PD Urbino di Piansevero organizzò un incontro pubblico al quale partecipò anche il sindaco Gambini oltre al dottor Alessandro Gambarara che ben spiego i rischi derivanti da una proliferazione generalizzata delle antenne. Dall’Assemblea pubblica emerse la richiesta, avallata dal Sindaco, della necessità di elaborare un piano antenne comunale.

Questa volontà si è poi esplicitata con una mozione presentata dal gruppo consiliare del PD e che è stata approvata dal Consiglio Comunale del 16/11/2015 che impegnava il Sindaco la Giunta a:

• Ad attivarsi presso gli organi a vario titolo competenti per la realizzazione di un piano comunale di localizzazione delle antenne realizzato da ente indipendente che pianifichi le aree della città atte ad ospitare future antenne di telefonia mobile e similari, basandosi nel fare ciò sul principio di precauzione e minimizzando l’esposizione degli abitanti, ed escludendo in ogni caso localizzazioni eccessivamente vicine ad abitazioni e luoghi pubblici e privati di alta frequentazione, soprattutto di soggetti a rischio.

• Ad attivarsi presso gli organi sopracitati in modo da verificare la volontà di redigere il “Regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti per la telefonia mobile e per le trasmissioni in standard dvb-h” (potendo anche utilizzare il vecchio regolamento in allagato alla seguente Mozione (Allegato A)) per risolvere il problema del conflitto tra amministrazioni, cittadini e i gestori grazie a regole comunali solide che garantiscano l’adempimento dell’art. 32 della Costituzione Italiana, che sancisce la tutela della salute come “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, e che obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in termini di generalità e di globalità atteso che il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale costituisce oltre che diritto fondamentale per l’uomo, per i valori di cui lo stesso è portatore come persona, anche preminente interesse della collettività per l’impegno ed il ruolo che l’uomo stesso è chiamato ad assolvere nel sociale per lo sviluppo e la crescita della società civile.

Ci piacerebbe sapere come quanto comunicato dalla stampa si leghi a questo impegno e che fine abbia fatto il Piano Comunale.

Siamo una città patrimonio mondiale, ufficialmente quanto presente entro le mura, ma anche la battaglia di questi giorni inerente la discarica di Riceci ha spostato l’essere patrimonio UNESCO dal centro storico al suo circondario, quindi perché queste antenne sul territorio cittadino?

In base a quale piano strategico per la città si è pensato di autorizzarle?

Qaul’è il ritorno per i cittadini?

Tutti sappiamo quanto l’inquinamento derivante dalle onde emesse da queste antenne può essere dannoso per chi abita nelle strette vicinanze di queste strutture.

La salute dei cittadini dovrebbe essere al primo posto per qualunque amministrazione, anche la nostra … o forse no?

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